Testamento olografo in favore della moglie premorta senza figli
Se alla morte di una persona si trova un testamento olografo vecchio di 30 anni in cui il de cuius lascia tutto alla moglie, che però al momento del decesso è premorta a chi va l'asse ereditario?
RISPOSTA
L'asse ereditario sarà ripartito tra i parenti più prossimi del de cuius, in parti uguali, secondo le norme in materia di successione per legge, ossia l'articolo 570 I comma del codice civile.
In questo caso, gli eredi sono i fratelli del de cuius, ossia i fratelli del marito.
Il de cuius e la moglie premorta non hanno figli e i genitori di ambedue non sono in vita. Non ci sono ascendenti e discendenti diretti. Ma ambedue i coniugi hanno fratelli e sorelle. Grazie
RISPOSTA
Non applicandosi nella presente fattispecie, le norme in materia di rappresentazione ereditaria, in favore dei fratelli della moglie premorta rispetto al “de cuius”, l'eredità sarà suddivisa tra i parenti più prossimi del de cuius, ossia i fratelli.
Nota bene cosa prevede l'articolo 468 del codice civile, in materia di rappresentazione: “la rappresentazione ha luogo, … nella linea collaterale, a favore dei discendenti dei fratelli e delle sorelle del defunto.
Non è scritto: “la rappresentazione ha luogo, … nella linea collaterale, a favore dei fratelli e delle sorelle del coniuge del defunto”.
Per applicarsi le norme in materia di rappresentazione in linea collaterale, il soggetto chiamato all'eredità, premorto rispetto al testatore, deve essere suo fratello oppure sua sorella. Al soggetto premorto subentreranno per rappresentazione i suoi discendenti.
Art. 468 del codice civile - Soggetti.
La rappresentazione ha luogo, nella linea retta, a favore dei discendenti dei figli anche adottivi, e, nella linea collaterale, a favore dei discendenti dei fratelli e delle sorelle del defunto.
I discendenti possono succedere per rappresentazione anche se hanno rinunziato all'eredità della persona in luogo della quale subentrano, o sono incapaci o indegni
A disposizione per chiarimenti.
Cordiali saluti.
Fonti:
- Art. 468, 570 del codice civile