Premorienza erede successione testamentaria rappresentazione
Buongiorno, di seguito il quesito di cui chiedo delucidazioni. Michela, orfana, vedova dal 2008, perde anche l'unico figlio nel 2009. Non avendo eredi legittimi, nomina con testamento pubblico redatto dal Notaio in presenza di testimoni, erede universale la sua amica Paola con cui non ha nessun legame di parentela, la quale, anch'essa vedova e senza figli, passa però a miglior vita nel 2017 senza lasciare testamento.
Francesca, sorella di Paola, ha diritto all'eredità di Michela che è deceduta qualche giorno fa? Ricapitolando: " A " non avendo eredi legittimi nomina " B " erede universale dal notaio, senza nominare un sostituto " B " vedova e senza figli muore prima di " A " senza lasciare testamento All'avvenuta morte di " A " " C " sorella ed erede legittima di " B " ha diritto all'eredità di " A " ? Guardando i vari art. del codice civile ho trovato il seguente: Premorienza dell'erede In generale, la premorienza rileva in ambito successorio, sia nell'ambito della successione legittima che in quella con testamento. Nella successione legittima, in caso di premorienza di un erede legittimo, opera l'istituto della rappresentazione, previsto dall'art. 467 cod. civ.
In base a tale norma, al suo posto subentrano nella successione i suoi discendenti, legittimi e naturali. Analogo meccanismo opera anche nella successione testamentaria, con riferimento ai discendenti di un legittimario (quel soggetto, cioè, a cui la legge riserva una quota dei beni c.d. legittima, anche in caso di diversa previsione testamentaria).
Invece, i discendenti dell'istituito (cioè il soggetto indicato dal testatore quale erede), possono subentrargli, in caso di sua premorienza rispetto al de cuius, solo a condizione che quest'ultimo non abbia provveduto per tale eventualità attraverso la nomina di un sostituto (art. 467 c.c, comma 2°). Certo in un Vostro sicuro quanto più rapido riscontro della presente, sentitamente ringrazio e porgo cordiali saluti.
RISPOSTA
CONFERMO
Non si applica l'istituto della rappresentazione, in favore di Francesca, sorella di Paola.
L'istituto della rappresentazione consente ai discendenti legittimi o naturali di subentrare nel luogo e nel grado del loro ascendente a condizione che:
1) il diretto chiamato sia figlio/o o fratello del de cuius;
2) che il chiamato non possa o non voglia accettare, cioè sia premorto, indegno, assente, o rinunzi alla successione.
Dalla lettera della norma del codice civile si evince che i soggetti a favore dei quali opera la rappresentazione sono individuati nei discendenti dei figli (legittimi, naturali, adottivi) e dei fratelli o sorelle del de cuius.
Art. 467 del codice civile - Nozione di rappresentazione.
La rappresentazione fa subentrare i discendenti nel luogo e nel grado del loro ascendente, in tutti i casi in cui questi non può o non vuole accettare l'eredità o il legato.
Si ha rappresentazione nella successione testamentaria quando il testatore non ha provveduto per il caso in cui l'istituto non possa o non voglia accettare l'eredità o il legato, e sempre che non si tratti di legato di usufrutto o di altro diritto di natura personale.
Art. 468 del codice civile - Soggetti.
La rappresentazione ha luogo, nella linea retta, a favore dei discendenti dei figli anche adottivi, e, nella linea collaterale, a favore dei discendenti dei fratelli e delle sorelle del defunto.
I discendenti possono succedere per rappresentazione anche se hanno rinunziato all'eredità della persona in luogo della quale subentrano, o sono incapaci o indegni di succedere rispetto a questa
Attenzione: Paola non è la sorella di Michela!
Se Paola fosse la sorella di Michela, l'eredità sarebbe devoluta per rappresentazione, in favore dei discendenti di Paola …
... ma Francesca non è nemmeno una discendente di Paola, essendo sua sorella!!!
L'eredità sarà devoluta ai parenti più prossimi di Michela, secondo le norme sulla successione legittima.
Se Michela non dovesse avere parenti entro il sesto grado, l'eredità sarà devoluta allo Stato.
Art. 572 del codice civile - Successione di altri parenti.
Se alcuno muore senza lasciare prole, né genitori, né altri ascendenti, né fratelli o sorelle o loro discendenti, la successione si apre a favore del parente o dei parenti prossimi, senza distinzione di linea .
La successione non ha luogo tra i parenti oltre il sesto grado .
A disposizione per chiarimenti.
Cordiali saluti.
Fonti:
- Art. 467, 468, 572 del codice civile